Il disegno è utilizzato dall’essere umano da decine di migliaia di anni ed è sempre stato centrale nella storia del pensiero, capace di supportare il pensiero di grandi scienziati, filosofi, mistici, prima ancora di essere strumento preferito di artisti e progettisti.
Quali sono i motivi che hanno tolto centralità al disegnare nella società occidentale contemporanea?
Quali sono i modi di disegnare che non ci insegnano a scuola e che invece potrebbero esserci utili nella vita di tutti i giorni?
Un incontro per divulgare un’idea diversa di disegno, stimolando una discussione sui temi didattici e filosofici della pratica del disegno. Aperto a tutti; indicato per educatori, insegnanti, studenti e curiosi.
L’evento è gratuito e viene trasmesso in diretta streaming su Facebook, YouTube e LinkedIn ai seguenti link:
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Alessandro Bonaccorsi
Illustratore, Visual Designer, Visual Thinker, consulente, formatore, designer, divulgatore ed è l’ideatore del corso di Disegno Brutto.
Crede fermamente che il disegno possa essere un potente strumento di comunicazione, oltre ogni sua valenza estetica.
Specializzato nella facilitazione visuale e nel graphic recording, collabora con aziende, enti e professionisti per lo sviluppo di progetti formativi, consulenze su creatività, innovazione e pensiero visivo. Dal 2003 lavora come Visual Designer e illustratore per clienti di tutta Italia come Save The Children, Renault Italia, Max Meyer.
Aiuta le aziende e le persone nel difficile campo della comunicazione visiva, consigliando metodi, fornendo idee e spunti per il potenziamento della creatività.
Dal 2013 ha pubblicato 5 libri ed è stato selezionato tra i “200 best illustrators worldwide 14-15” dal Lürzer’s Archive, per l’American Illustrator Annual e l’Annual illustratori Italiano.
Le sue illustrazioni sono state pubblicate da: Il Sole 24Ore, La Stampa, Internazionale, Diario Europeo, Ponte alle Grazie.
È un visionario, e la pensa così: “Credo in un mondo non-competitivo, nella condivisione delle idee e nella cultura visiva come potente veicolo di benessere per la società”.
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