Si avvicina il 1 Luglio la proiezione del film animato di Hayao Miyazaki “La città incantata”.
Abbiamo intervistato Matteo Batetta, esperto di manga e anime, che per l’occasione condurrà un incontro di approfondimento su questo grande autore presso la Mediateca di Cinemazero in Piazza Cavour a Pordenone alle ore 17.30 (di Venerdì 1 Luglio stesso), facendogli 3 domande
1. Da cosa deriva questa passione per manga ed anime, ed in particolare per Miyazaki?
Posso dire che deriva dall’infanzia e dal ricordo lontano ma vivido di quando vidi “Conan il ragazzo del futuro”: all’epoca lo guardammo con mia madre, e ce ne innamorammo entrambi. Più di recente l’ho rivisto con mio figlio che ormai ha 10 anni e anche lui ne è rimasto così affascinato al punto che l’abbiamo già rivista un paio di volte insieme; non è esagerato definire questa passione una cosa “generazionale”.
2. Quanto è importante una figura come Miyazaki nel panorama internazionale cinematografico odierno?
Non è solo importante, ma direi fondamentale. I temi delle sue pellicole sono sempre stati di grande attualità ed ha saputo affrontarli sempre con tatto e serietà: anche se ambientati in epoche passate (più o meno realistiche), le trame dei suoi film conservano un forte legame con il delicato equilibrio della coesistenza tra esseri umani e il loro rapporto con l’ambiente che li circonda.
C’è poi la componente della crescita e maturazione dei personaggi, spesso giovani donne, che acquisiscono consapevolezza e forza durante le storie che li coinvolgono. In questo si racchiude il messaggio del regista alle nuove generazioni: possano le avventure che mette in scena nei suoi film essere di sprono per cambiare il mondo in cui viviamo.
3. Miyazaki ha più volte dichiarato di voler smettere di fare film, ma puntualmente poi ci ripensa. Come mai secondo te?
Le ragioni più intrinseche le può ovviamente sapere solo il maestro, ma dall’esterno percepisco uno strano binomio di amore ed odio per il suo lavoro. Amore perchè è evidente che raccontare storie attraverso film animati è frutto della sua passione per questo media. Odio perchè è evidente la fatica estenuante che ogni film lascia al termine della sua lavorazione, che lo porta poi a rinnegare il suo stesso amore: sono processi creativi che assorbono ogni brandello di energia ed anche Miyazaki è consapevole di avere ormai una certa età… Compensata però da una mente più attiva che mai.
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Venerdì 1 Luglio ore 17.30
C/o Mediateca di Cinemazero - Palazzo Baldini
- Piazza Cavour, Pordenome
Info cinemazero.org